I luoghi dello Spirito

Ecco una piccola rassegna dei luoghi dello Spirito nella nostra Arcidiocesi dove è possibile sostare e meditare nel silenzio e che in qualche modo possono favorire un dialogo con l'infinito Padre della misericordia e dove, quindi, trovare un po' di pace e cercare di riscoprire la dimensione più vera e profonda della nostra umanità.

Fonte: Avvenire

Santuario della SS.ma Trinità

Santuario SS. Trinità - GaetaIl Santuario della SS.ma Trinità, detto anche della Montagna Spaccata, sorge sul pendio di monte Orlando nell'estremità sud occidentale del promontorio, oggi Parco naturale urbano. La chiesa della SS.ma Trinità fu edificata nel l'XI secolo. Aveva annesso un monastero benedettino. Il complesso della "Montagna spaccata" si incastona nel contesto di tre fenditure della roccia.

A sinistra della chiesa vi è la discesa alla fenditura della Grotta del Turco. A destra della chiesa si percorre un corridoio scoperto con alle pareti le stazioni della Via Crucis in riquadri maiolicati, Al termine vi è la scalinata che giunge fino alla fenditura centrale in un ambiente particolarmente suggestivo: la tradizione vuole attribuire l'apertura della fenditura al tempo della morte del Cristo, allorché, secondo le Scritture, si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme.

Sulla parete di destra un distico latino, con a fianco un'impronta di mano, ricorda il miracoloso segno impresso da un marinaio turco miscredente, che irridendo la pia tradizione della nascita della fenditura, si appoggiò sulla roccia, che, subito, miracolosamente si rammollì.

Oggi il santuario è sede dei missionari del P.I.M.E. È situato nel territorio della parrocchia di S. Paolo Ap. in Gaeta.

www.pimeitm.pcn.net/gaeta.htm

Santuario della Madonna della Civita

Santuario Madonna della CivitaIl Santuario della Madonna della Civita, nel corso dell'anno e sempre nelle domeniche, ma in modo speciale nei mesi primaverili ed estivi, è continuamente visitato da gruppi di devoti, che mai sono mancati nel corso della sua storia, anche nei periodi più bui e più dolorosi. Il periodo più frequentato ed ancora più sentito è quello che va dalle festività pasquali alla seconda metà del mese di ottobre, con la punta massima nel mese di luglio in cui ricorre la festa annuale.

Una volta, senza andare molto indietro, fino alla fine del secolo XIX e i primi decenni del secolo XX, la maggior parte dei pellegrinaggi alla Civita si effettuavano tutti a piedi, sia perché non c'erano i moderni mezzi di comunicazione sia anche perché il livello sociale era molto basso e non ci si poteva permettere il lusso "di andare a cavallo"! Solo pochi ricchi e possidenti avevano la fortuna di muoversi con le carrozze o con bestie per lunghi o impegnativi viaggi.

Il pellegrinaggio alla Civita, per le popolazioni della zona, per secoli ha scandito l'attività agricola e sociale di molti paesi, che coralmente e con tanto entusiasmo preparavano il loro pellegrinaggio annuale alla Madonna della Civita, come ci si preparasse ad un appuntamento tanto desiderato ed atteso ed al quale non si poteva mancare.

Monastero San Magno

Monastero S. MagnoIn questo luogo nel 252 d.C. avvenne il martirio dei Santi Magno e Paterno.

Nel V sec. Il monaco Sant'Onorato (protettore della città di Fondi) vi costruì una prima comunità monastica che successivamente aderì alla regola Benedettina di Monte-cassino. Di Onorato e Libertino, parla San Gregorio Magno nel libro 1 dei dialoghi. Infatti nell'anno 1071-1072 il console di Fondi Gerardo e sua moglie Lavinia, donarono il monastero di San Magno con tutti i suoi beni e possedimenti all'Abbazia di Montecassino, perdendo la propria autonomia.

Nel 1492 il monastero fu ceduto dai Benedettini di Montecassino ai Benedettini della congregazione di Santa Maria di Monte Oli-veto che aveva ed ha la sua casa madre nel monastero di Monte Oliveto Maggiore in provincia di Siena. Intorno al 1500 furono avviati ingenti lavori di ampliamento e la completa riedificazione della chiesa ad opera di Prospero Colonna. Nel corso dei secoli si susseguirono numerosi spoliazioni e distruzioni, fino ad arrivare al 1798, quando i francesi demolirono alcuni locali del convento dopo averlo saccheggiato.

Vogliamo ridare vita, nella sua autenticità e verità, alle pietre del monastero, partendo dal significato originario, per attualizzarlo ai nostri giorni, come domanda di vita e di fede di tutti gli uomini e donne di buona volontà.

www.monasterosanmagno.it

Santuario della Madonna del Piano

Santuario Madonna del PianoIl Santuario della Madonna del Piano di Ausonia sorge lungo l'attuale tracciato della Formia-Cassino all'altezza dello svincolo per Ausonia. Il santuario è collocato in un sito antico con resti di età romana.

La vicenda della pastorella inferma del luogo, miracolosamente guarita, che sarebbe all'origine della devozione popolare e della costruzione del sacro edificio, è narrata in un manoscritto anteriore al 1760 dal titolo: "Cronica della mirabile transellazione della B.ma Vergine del Piano".

Dell'originario edificio medievale non è rimasto quasi nulla. La chiesa fu ristrutturata durante l'anno santo del 1750. All'esterno vi sono un portico a tre arcate ed un campanile con torrione. All'interno la chiesa ha una struttura tripartita: la zona del presbiterio quattrocentesco (1448) conserva ancora l'antica pianta quadrata.

Di notevole interesse artistico è il ciclo di affreschi (sec. XII) della cripta, a cui si accede attraverso due ripide scalette. Il ciclo pittorico, oltre il rilievo artistico, presenta una forte connotazione teologica. Sono rintracciabili i legami con la cultura monastica cassinese, in particolare con l'iconografia dei pannelli della chiesa di S. Angelo in Formis. Gli affreschi sono stati recentemente restaurati dalla Soprintendenza. Il Santuario è anche sede parrocchiale.

Santuario della Madonna del Colle

Santuario Madonna del ColleIl Santuario della Madonna del Colle si raggiunge dal paese di Lenola attraverso una scalinata suggestiva di 110 scalini alla sommità del colle (490 s.l.m.).

Il 14 settembre 1602 Gabriele Mattei, giovane di Lenola, con altri coetanei schernì i fedeli che partecipavano alla sacra funzione nella chiesa della Croce in Lenola. Il gruppo di giovani decise di assassinare un vecchio che li aveva contrastati. In attesa Gabriele prese la chitarra e si sedette alla sommità del colle, provò a suonare ma le corde erano come stonate. Dopo una bestemmia del giovane le rocce si aprirono ed apparve una belva mostruosa. Atterrito il Mattei cadde in ginocchio e invocò il nome di Maria: la Madonna gli rispose.
Il giorno dopo gli abitanti trovarono il giovane in preghiera.
La sera Gabriele e i suoi compagni scoprirono tra i fitti rovi una grotta, nascosta per secoli, nella quale avevano subito il martirio i cristiani durante la persecuzione di Decio. Lì venne edificata una chiesa e si conservò l'affresco della Vergine con il Bambino dipinto nella grotta.

Opera dell'architetto Ambrini il santuario fu consacrato l'8 settembre 1610. La facciata è composta da mattoncini, di un portale bronzeo, il tutto in stile classico. Due cipressi secolari vegetano in uno dei cornicioni. Nell'interno a unica navata vi è il dipinto della Vergine (sec. XVIII).

www.madonnadelcolle.it

Santuario Madonna della Rocca

Santuario Madonna della RoccaIl Santuario sul monte Arcano venne costruito da una comunità monastica benedettina attorno al X-XI secolo. La tradizione fa risalire la sua edificazione al tempo della persecuzione di Decio, quando il monte Arcano sarebbe stato luogo dell'eccidio di numerosi cristiani.
Avanzi di costruzioni e di epigrafi di età romana vennero rinvenuti in quel contesto archeologico.
Il nome Arcano deriva da arx. Il conte di Fondi, Riccardo II dell'Aquila fece edificare una rocca distrutta poi nel 1160.
L'immagine della Madonna che allatta il piccolo Gesù, conservata in un antica nicchia, risale al XIII secolo.
Un altro affresco del medesimo periodo, che raffigura una Madonna con bambino, si trova nell'oratorio della grotta di S. Pancrazio.

Il Santuario ha avuto uno sviluppo notevole nella ristrutturazione della chiesa e dell'annessa casa dei pellegrini come pure nella crescita devozionale, negli ultimi 50 anni, grazie alla opera instancabile dei Rettori che si sono susseguiti. E situato nel territorio della parrocchia di S. Maria degli Angeli e S. Magno.