MOSAICO

"LA GLORIA DI SANTA MARGHERITA"

- UNA STORIA DI FAMIGLIA -

 

Nella casa di Antonio Cardillo e Margherita Ruggiero, una famiglia di contadini, il 26 aprile 1961 nasceva Marta, terzogenita dopo Angela, di 10 anni, e Domenico, di 8.

Era una bambina bellissima, con due grandi occhi celesti; a tre mesi ricevette il sacramento del Battesimo, e la gioia della famiglia era immensa. 

Purtroppo il 16 gennaio 1962, dopo pochi giorni di malattia, la mamma di Marta morì. In questo momento, già difficile per la morte di nostra sorella, abbiamo deciso di accogliere in casa i figli di Margherita: Angela e Domenico, i più grandi, hanno continuato le scuole elementari, mentre la piccola Marta doveva ancora essere svezzata. In casa eravamo già in sei: nostro padre, una zia paterna, noi tre sorelle e un fratello, Erasma, insegnante, Domenico, geometra, Giuseppina, ostetrica e Antonia, casalinga. Aiutati anche da un cugino dottore, Mariano Coreno, abbiamo avuto negli anni successivi la casa piena di bambini, tanto da non avere quasi mai il tempo di soffrire.

Marta fu vivace, obbediente, sia in casa che a scuola: chiamava "mamma" la zia Erasma, che la tenne proprio a scuola, mentre del suo catechismo si occuparono le suore. Il 29 giugno 1969 ricevette la Prima Comunione: il suo biglietto di partecipazione si raccomandava alla mamma in cielo.

Intanto sua sorella più grande frequentava il collegio e stava per terminare: la volontà di suo padre era che Marta cominciasse appena Angela avesse finito. Alla bambina piacevano ancora le gioie della vita domestica: la campagna, una visita a una neonata del vicinato da cullare come una bambola ...

Il 27 giugno 1970, a quasi un anno preciso dalla sua Prima Comunione, la piccola Mara di 9 anni salì in macchina con il padre, il fratello e un amico di famiglia, alla volta di Frosinone e dell'iscrizione al collegio. Sulla via del ritorno, venne decisa una sosta a Pontecorvo per salutare la sorella. Marta voleva restare lì, ma era tempo di esami e Angela non poteva stare con la sorellina. Mentre tornavano a casa, i quattro hanno avuto un banale incidente; l'auto, urtando un muretto, restò bloccata permettendo solo ai tre uomini di liberarsi. Mentre veniva deciso il da farsi, la vettura prese fuoco, uccidendo la bambina sotto gli occhi attoniti del padre e del fratello adolescente. Non sono queste le righe per descrivere lo strazio che ha avvolto una famiglia già così duramente colpita, ora sottoposta alla prova di una tragedia così improvvisa e così insensata.

Nel 1990, in occasione del XX anniversario della morte di nostra nipote, abbiamo voluto onorarne la memoria con un omaggio. Su consiglio di don Raffaele, abbiamo deciso di rappresentare il nostro grande amore per Marta in modo ispirato, raccolto. Il mosaico che accoglie oggi i devoti in una cappella di S. Margherita non commemora tanto la morte di nostra nipote, quanto la sua vita: non sottolinea tanto il dolore quanto la memoria: il primo può essere solo attenuato, quest'ultima può essere invece richiamata per alleviare una pena immensa come l'amore.

Sorelle Antonia e Giuseppina Ruggiero

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