Cappella di Santa Croce
Dionisio de Gori con il testamento del 26 Luglio 1617 dispose la costruzione di una cappella nel punto chiamato "la Croce", cui assegnò il capitale di cento ducati perché con la rendita si celebrassero in perpetuum in tutti i giorni festivi e feste di precetto messe per l'anima sua. La cappella non fu costruita in tempo per la sua morte. La moglie Argenta con testamento del 14 maggio 1624 ordinò alle figlie Fiorenza ed Elena di portare subito a compimento l'opera iniziata dal padre e lasciò 50 ducati per i lavori. Scomparsa nel contagio l'intera famiglia del donatore, Fiorenza de Gori, nipote del Dionisio divenne l'unica erede.
Col tempo, anche se non ci è noto il motivo, la famiglia Costanzo del Cancelliere D. Carlo è divenuta in possesso di questa cappella.
Distrutta dagli avvenimenti bellici, nel 1962 è stata completamente rifatta ad opera esclusiva della Sig.ra Armanda Costanzo, e consacrata da S. E. Mons. Gargiulo. Oggi è proprietà degli eredi della Sig.ra Armanda.
Qui il testo di Don Peppino riguardo alla Cappella.